L'India ha sempre avuto un significato speciale nell'immaginario collettivo di noi occidentali. Hai presente le dicotomie ragione/misticismo, corpo/anima, successo/ricerca dell'illuminazione...?
L'India, a torto o a ragione, ha rappresentato e rappresenta ancora per molti l'antitesi dell'Occidente, del suo materialismo e riduttivismo razionalistico, ecc.
Negli anni 60-70 un'intera generazione, a partire dai Beatles, si è recata lì, alla ricerca di un santone che gli indicasse la via o roba del genere, spesso perdendoci la testa...basta che ti fai un giro a Goa per vedere quanti hippy scoppiati di 50-60 anni ci sono ancora...
Per me, più prosaicamente, l'India rappresenta una civiltà antichissima, molto diversa dalla nostra e per questo affascinante, anche se adesso si stanno modernizzando rapidamente anche loro e tra un po' non vedremo più vacche macilente e torme di bambini mendicanti nelle loro metropoli (che si apprestano a diventare nuove Shanghai sotto la spinta del boom economico)...
Ovviamente: de gustibus, un mio amico è appena tornato dall'India (viaggio fai-da-te di un mese) e mi ha detto che non ci tornerebbe neanche morto: in un tempio l'animale sacro era il topo e c'era una marea di ratti che cercava di salirti addosso (bisognava camminare a piedi scalzi, avvolti in buste di plastica)...l'India non è per tutti, ma solo per gli stomaci forti! ;-)